È un giorno di riposo e io e le altre stagiste (Imogen e Charley) siamo dirette ad Oneglia, con l’intenzione di prendere un pullman per Dolcedo, dove ci sono dei laghi naturali e delle cascate nel verde molto belli, chiamati Laghetti Lecchiore.

Purtroppo, arrivate ad Oneglia, ci siamo accorte di aver letto male gli orari … niente pullman la domenica! Abbiamo quindi deciso di passare la giornata ad Oneglia.

Siamo andate a comprare il cibo per un picnic in spiaggia e dopo mangiato ci siamo rilassate e abbiamo cercato qualcosa da fare nel pomeriggio. Ci siamo ricordate che Davide ci aveva suggerito di visitare Villa Grock, il Museo del Clown. Inizialmente eravamo un po’ restie, poiché i clown sono conosciuti per essere dei personaggi molto inquietanti. Nonostante ciò, su Internet abbiamo visto che esternamente alla villa si erge un giardino grandioso e abbiamo deciso che ne sarebbe comunque valsa la pena, anche solo per visitare i giardini.

Faceva davvero caldo, con il calore del sole che ci batteva addosso; il giardino di Villa Grock è stato un sollievo dal sole e dal caldo, con i suoi imponenti cedri ombrosi e una grande terrazza che offre una vista meravigliosa sui giardini stessi. Eravamo tutte piacevolmente sorprese e abbiamo scoperto che nel passato il ruolo del clown era completamente diverso da quello attuale. Erano infatti motivo di grande gioia per molti visitatori del circo.

L’esplorazione di ogni area dei giardini è arricchita da un tour audio preregistrato, che si può ascoltare grazie a vari codici QR distribuiti lungo il percorso. Il giardino racchiude molte aree e ogni zona ha la sua descrizione. Il posto che mi è piaciuto di più è una nicchia nascosta chiamata “Per aspera ad astra”, che significa “la via della virtù e della gloria è irta di difficoltà”. L’audio che accompagna questa zona ha catturato l’essenza di cosa Adrien Wettach, in arte Grock, volesse condividere con il mondo. Egli voleva far passare il messaggio che di fronte alle difficoltà e agli ostacoli che si devono affrontare nella vita, un clown può “dare uno sguardo al lato buono della realtà ed essere portato alla bellezza attraverso le difficoltà fino alle stelle”. È stato bello cambiare prospettiva ed essere smentita riguardo alle mie ipotesi preesistenti su cosa significhi essere un clown. Adrien Wettach è stato davvero un uomo poliedrico e non potrei essere più contenta di aver visitato la sua villa.

Claire