Capodoglio, click e trumpet

Qui in Liguria il mese di febbraio è caratterizzato da due eventi principali: il popolarissimo San Valentino da una parte e il Festival di Sanremo dall’altra. Questa manifestazione trasforma la città in un crocevia di musica e suoni che attirano l’attenzione dell’Italia intera. Si canta per strada, si canta nei negozi, si canta a casa, ma si canta anche nel Mediterraneo! Già perché a drizzare bene le orecchie si possono sentire delle melodie provenire dal mare: lo scroscio delle onde sulla battigia e sugli scogli, ma non solo.

Con gli strumenti giusti, avventurandosi in mare aperto abbiamo la possibilità di sentire una varietà di suoni e melodie che arrivano dai cantanti più speciali del mondo: i capodogli. Sia chiaro: non cantano solo loro, anzi! Delfini, balenottere, globicefali… tutti si danno battaglia in un personalissimo Festival della Canzone in cui, la vittoria, è rappresentata da una buona comunicazione e localizzazione di amici, predatori e prede! Ma scopriamo di più sulla “canzone” per noi vincitrice della kermesse: il click del capodoglio.

Il cantante più potente del Mediterraneo: il capodoglio

Se le megattere sono famose per il loro canto e il beluga è definito come il “canarino” del mare, i capodogli di tutto il mondo – compresi ovviamente quelli del Santuario Pelagos – non si tirano certo indietro. Magari non avranno un suono “aggraziato”, ma i loro click (così si chiama il verso del capodoglio) sono senza dubbio i più potenti di tutto il mare.

Lo scopo principale di questo suono emesso dai giganti del mare è quello della ecolocalizzazione ed effettivamente i click del capodoglio possono essere sentiti da altri cetacei fino a circa 16 chilometri di distanza. Potenza ed energia racchiusa in un unico suono che può arrivare a 100 Hz–30 kH e che si intensifica notevolmente quando il capodoglio è a caccia. In quel preciso momento, infatti, l’animale deve localizzare precisamente la sua preda per nutrirsi e ha bisogno dei suoi click per capire esattamente dove si sta dirigendo il suo lauto pasto.

L’incredibile “trombetta” dei capodogli

Ma tenetevi forte, perché oltre ai click, i capodogli maschi nella prima fase della loro immersione emettono un suono speciale che si aggiunge al loro repertorio: il “trumpet”, o trombetta. Ma che cos’è? E a cosa potrebbe servire?

Questo particolare suono è oggetto di studio già dall’inizio degli anni ‘80, ma solo recentemente è stata pubblicata una ricerca sulla rivista Scientific Reports di Nature che sembra spiegare qual è lo scopo di questa speciale trombetta. La prima ipotesi vede il trumpet come suono funzionale per la comunicazione con gli altri esemplari maschi durante l’alimentazione, ma non si esclude sia anche un segnale di interazione tra maschi. Ancora non sappiamo se è però uno suono intenzionale o un trasmettitore non intenzionale di informazioni. Il capodoglio adora i misteri e questo è quell’ingrediente segreto che rende le sue canzoni così belle e affascinanti.

Una cosa però è certa. Dopo questo piccolo approfondimento, quando ci troveremo davanti ad un capodoglio non potremo che inchinarci davanti alle sue potenzialità “canore”. Per noi quest’anno il vincitore del Festival della Canzone è lui!

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