E durante questi mesi invernali un pò più silenziosi, ecco che il nostro Skipper Andrea si lascia andare ai ricordi estivi…

Come al solito sono un pò in ritardo. Oggi non si va in cerca di tursiopi.

I bambini impazienti sono già allineati sul pontile pronti a saltare sul gommone. Insieme ad Elena e Davide, i giovani biologi marini, li accompagneremo in questa gita didattico-subacquea.

E’ una di quelle giornate magiche di settembre senza tempo: calma piatta, mare di cristallo, l’orizzonte proprio non c’è. Le risate a cascata dei bambini rompono il ronzio monotono del fuoribordo. “Ma quanti cavalli ha?”, “Ma quanto fa questa barca?”; “Io sono stato in Sardegna con mio padre su un gommone”..è il saputello di tutte le compagnie, quello che sa già tutto prima e vuole colpire la bambina che ha di fronte. Simpaticone. “Agguantatevi forte al tientibene, piuttosto!” ‘Una mano per te e una per la barca’, diceva il grande velista bretone, ma non oso svelare come è finita per lui.

Si va alla scoperta della flora e fauna marina; pesci di ogni tipo e colore, alghe, piante, meduse, molluschi, rocce scabrose.

Quando ‘girato’ il molo lungo si vira a Ponente verso il panettone di Porto Maurizio e incomincio ad accennare al ‘RELITTO’ una ventina di faretti sgranati sono tutti per me, stupiti, increduli, ascoltano la storia vera del ‘Paris et Londre? che, negli anni ’50, io bambino, sentivo nei racconti ferragostiani di mia madre a bagno maria con le amiche sugli scogli roventi della Foce.

Per noi che avevamo appena imparato a nuotare il ‘battistrasse’ semi sommerso era lo scoglio al largo da raggiungere. Solo i più arditi ci riuscivano, le mani alzate trionfanti. Figurarsi arrivare poco più in là verso la Spiaggia D’Oro. Possedere una maschera da sub era un lusso per pochi e il ‘relitto della nave’ restava nell’immaginario.

I bimbi pronti a tuffarsi per esplorare i fondali di Porto Maurizio facendo snorkeling

Snorkeling con i biologi Costa Balenae e lo Skipper Andrea

Intanto abbiamo ‘dato fondo’ e mentre i marmocchi si preparano con gli attrezzi da snorkeling sono molto più interessati alla storia del capitano Portorino Massabò che in un giorno freddo di febbraio , nel 1862, porta il suo bastimento a vapore da Marsiglia a Genova. Costruito in Inghilterra, un vero gioiello che segna la fine della eroica epopea della navigazione a vela. Purtroppo, il desiderio di salutare la moglie in attesa alla finestra della casa al Parasio,seppur confortato dalla grande esperienza, lo spinge ad avvicinarsi troppo alla riva. Un’avaria al timone? Il mare con il forte vento che si arrabbia sempre più? Le grandi scogliere delle ‘Raatteghe’ non perdonano. Il ‘Parigi Londra’ si incaglia e dopo vani disperati tentativi di riprendere il largo, affonda!!

Da allora a pochi metri dalla superficie non rimangono che poche cose corrose dalla ruggine: la lunga chiglia con le ordinate, qualche pezzo di lamiera contorta. Il tutto fa pensare alla carcassa di un grosso cetaceo e ogni anno è più o meno visibile a seconda delle correnti che lo scoprono o coprono di sabbia. Quest’anno fortunatamente si mostra in tutta la sua lunghezza. Resta poco ma basta a farci sognare altri tempi…

I ragazzi appena ritornati sul gommone dopo lo snorkeling

Sorrisoni al rientro dallo snorkeling sul relitto

I bambini si tuffano con ordine. Li vedo sgambettare sbuffando ed allontanarsi guidati da Elena e Davide, poi si dividono in due gruppi. Rimasto a bordo, guardo le case del Parasio. Loro sembra non vogliano più risalire. Quando lo fanno, labbra viola e dita rattrappite sono l’immagine della gioia…

Parlano tutti insieme a raffica:

“Ho visto un branco di piccole occhiate, centinaia”

“Ho visto tante castagnole blu piccole piccole”

“Forse c’era un polpo in una tana e dei saraghi e un tordo..e ancora…lo sciarrano, la perchia”

“Io ho visto il Titanic!”- So tutto io non poteva mancare la sparata ad effetto.

E una bambina:”Io sono stata all’acquario di Genova, ma qui è più bello! Ci sono le Posidonie..hai visto lo spirografo?E i ricci rossi e neri”

Intanto si salpa e si fa rotta verso casa,”Non si può camminare un pò più forte?..Siii a manetta, dai!”

“Attenti a scendere uno alla volta! Ciao bambini! Ciaooo….”

Anch’io, ignorante come una capra, ho imparato cose nuove. La donzella che è anche donzello, la pavonina (che donzella sarebbe, se no?), la medusa Pelagia con i lunghi tentacoli urticanti e le Cassiopea grandi come uno zuccotto con i pescetti sotto. Ora so come si chiamano. Se mi beccano mentre nuoto forse bruceranno meno, forse.

Arrivederci alla prossima estate!

[Andrea Gommonauta Per Caso]

 

‘Nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume perchè il fiume non è più lo stesso ed egli non è lo stesso uomo’ Eraclito.