Avvistamento tartaruga liuto

Abbiamo sempre usato il blog di Delfini del Ponente come un luogo dove dare principalmente voce agli stagisti che numerosissimi ogni anno si sono aggiunti al nostro team. Ma da quest’anno abbiamo deciso di tenere informati i nostri amici e soci anche con alcuni racconti e articoli divulgativi relativi al mondo che amiamo e studiamo ogni giorno. Per questo oggi siamo qui per raccontarvi più nel dettaglio qualcosa sulla tartaruga liuto. Uno degli incontri più emozionanti che abbiamo collezionato nel 2021 appena finito. Siete pronti a tuffarvi con noi alla scoperta di questo straordinario animale?

Tartaruga Liuto, la verità? Non l’avevamo riconosciuta

Prima di tutto vogliamo essere onesti con voi che ci seguite. Quando abbiamo avvistato la tartaruga liuto non l’abbiamo riconosciuta! È talmente un incontro raro da vivere che in quel momento non era nei nostri radar mentali.

Abbiamo visto qualcosa di nero e ci siamo avvicinati pensando fosse un sacchetto di plastica da raccogliere. Giusto il tempo di uno sbuffo e una scrollata di capo con annesso laconico: “Quando saremo in grado di buttare la nostra spazzatura a casa invece che in mare” e ci siamo avvicinati. Per una volta avevamo imprecato contro l’inquinamento senza aver ragione: quello non era un rifiuto, ma una tartaruga liuto.

Tartaruga liuto

Le curiosità sulla tartaruga liuto – Credits Delfini del Ponente

Dove vive la tartaruga liuto e quali sono le sue caratteristiche principali?

La tartaruga liuto è molto rara da avvistare nel Mar Mediterraneo. Vive e nidifica in Oceano e solo occasionalmente entra nel Mar Mediterraneo. Noi, durante le uscite di ricerca iniziate nel 2018, non l’avevamo ancora incontrata e quindi, quando l’abbiamo vista, abbiamo avuto un vero e proprio tuffo al cuore.

Ma ora entriamo nel vivo delle caratteristiche della tartaruga liuto e scopriamo alcune curiosità su di lei che sono fondamentali per apprezzare ancora di più la rarità e l’importanza di questo incontro.

  • È un “gigante”. Questi animali non sono piccolini, anzi. Possono superare i 2 metri di carapace e arrivare anche a pesare circa 700 kg. È infatti la tartaruga più grande al mondo.
  • Perché si chiama così? Perchè il suo carapace a differenza di altre specie come la Caretta caretta è un carapace molle, simile al cuoio (infatti in inglese si chiama leatherback)
  • È bellissima, ma sa difendersi. La tartaruga liuto, come diciamo spesso, ha un aspetto quasi preistorico. Il carapace coriaceo ha 7 creste e nella gola ci sono dei dentelli spinosi che creano una sorta di gabbia senza via di uscita per le prede catturate. Che, nello specifico, sono plancton e organismi gelatinosi come le meduse.
  • È da tutelare. Negli anni lo stato di conservazione IUCN della tartaruga liuto è passato da critico a vulnerabile, il che è un bene, ma non ci fa ancora dormire sonni tranquilli. Tra i maggiori pericoli che attentano alla sua esistenza ci sono le collisioni con i natanti, il bycatch nelle attrezzature da pesca, ma anche il famigerato inquinamento di cui parlavamo all’inizio e il basso successo di schiusa legato ad una crescente antropizzazione delle coste e quindi una maggior difficoltà nel trovare punti ottimali per nidificare.

Ora che l’abbiamo conosciuta meglio e ne abbiamo scoperto punti di forza e debolezze, sarà più facile per tutti noi essere più motivati a proteggerla e a prestare attenzione nei suoi riguardi. Senza mai dimenticarsi dell’importanza di tutelare anche tutti gli altri animali che vivono e popolano il nostro bellissimo mare!

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